ARTICOLAZIONE DELLO STUDIO AMBIENTALE

Studi di Impatto Ambientale strutturati nelle seguenti parti:

  • Quadro di riferimento programmatico, illustrante l’inserimento e la coerenza del progetto con la pianificiazione territoriale ed ambientale vigente;
  • Quadro di riferimento progettuale, illustrante il progetto nelle sue caratteristiche fisiche, dimensionali, localizzazione, utilizzo del suolo, principali attivitá della fase di cantiere e di esercizio che possono generare potenziali impatti sull’ambiente, analisi delle alternative considerate e soluzioni progettuali proposte per la mitigazione degli impatti previsti;
  • Quadro di riferimento ambientale, descrivente lo stato delle principali componenti ambientali potenzialmente soggetto ad impatto ambientale con particolare riferimento alla fauna, alla flora, al suolo, all’acqua, all’aria, ai fattori climatici, ai beni materiali incluso il patrimonio architettonico e archeologico, il patrimonio agroalimentare, il paesaggio e la popolazione, nonché all’interazione fra questi fattori;
  • Analisi degli impatti ambientali, diretti, indiretti, a breve, medio e lungo termine, cumulativi, permanenti e temporanei, positivi e negativi, del progetto proposto sull’ambiente, dovuti sia alla fase di cantiere che a quella di esercizio. L’analisi degli impatti include inoltre una descrizione delle misure previste per evitare, ridurre, mitigare o compensare gli eventuali impatti rilevanti derivanti dalla realizzazione del progetto, nonché un’Analisi Costi-Benefici;
  • Misure di monitoraggio
  • Sintesi non tecnica, destinata alla divulgazione e predisposta al fine consentirne un’agevole comprensione da parte del pubblico.

               1a) assistenza tecnica e consulenza a professionisti,imprese ed enti:

               nelle principali componenti prese in considerazione nell’analisi degli impatti ambientali  e cioè                            

  1. atmosfera: qualità dell’aria e caratterizzazione meteoclimatica;
  2. ambiente idrico: acque sotterranee e acque superficiali (dolci, salmastre e marine), considerate come componenti, come ambienti e come risorse;
  3. suolo e sottosuolo: intesi sotto il profilo geologico, geomorfologico e podologico, nel quadro dell’ambiente in esame, ed anche come risorse rinnovabili;
  4. vegetazione, flora e fauna: formazioni vegetali ed associazioni animali, emergenze più significative, specie protette ed equilibri naturali;
  5. ecosistemi: complessi di componenti e fattori fisici, chimici e biologici tra loro interagenti ed interdipendenti, che formano un sistema unitario e identificabile (quali un lago, un bosco, un fiume, il mare) per propria struttura, funzionamento ed evoluzione temporale;
  6. salute pubblica: come individui e comunità;
  7. rumore e vibrazioni: considerati in rapporto all’ambiente sia naturale che umano;
  8. radiazioni ionizzanti e non ionizzanti: considerate in rapporto all’ambiente sia naturale, che umano;
  9. paesaggio: aspetti morfologici e culturali del paesaggio, identità delle comunità umane interessate e relativi beni culturali.